MINI STAY a CAMBRIDGE 2023
“Ogni viaggio ci insegna qualcosa perché è, prima di tutto, un viaggio dentro noi stessi. Se abbiamo la pazienza di saperci ascoltare, ne usciremo rinnovati e migliori.”
Prof. Emilia Verrengia
Referente del Progetto
“Durante l’esperienza, le ragazze e i ragazzi hanno imparato a conoscere se stessi, a non giudicare prima di conoscere gli altri e che ogni cultura va rispettata e apprezzata per quella che è, e mai giudicata. Va assaporata lentamente…. proprio come una tazza di tè. Infatti, se si beve subito ci si scotta e non si sente nemmeno il sapore!”
Prof. Silvia Rosa Gliatta
Docente accompagnatrice
Cambridge per me…
“È ormai giunto il giorno della partenza e se una settimana fa ci avessero raccontato tutto quello che sarebbe successo durante questa avventura nessuno di noi ci avrebbe creduto.
È stato un viaggio come sulle montagne russe, un salire e scendere di emozioni completamente diverse e grazie a queste siamo riusciti a stringere rapporti di amicizia che mai ci saremmo immaginati di avere durante i 5 anni di superiori.
Abbiamo affrontato alcuni momenti difficili e abbiamo commesso degli errori che ci hanno fatto crescere ed andare avanti, come il non farci prende dall’ansia in situazioni da cui è facile uscire da soli.
L’esperienza, che tutti noi abbiamo vissuto, non è stato un viaggio ma un’avventura e un sogno attesi da tanti mesi e che finalmente siamo riusciti a far diventare realtà.”
SOFIA VECCHINI 3C
“È molto difficile spiegare la sensazione che si prova quando si viaggia a qualcuno che non l’ha mai fatto, ma è ancora più difficile farlo con questo viaggio studio in particolare. Atterriamo in 32 in un paese sconosciuto e non abbiamo la più pallida idea di cosa ci aspetterà per un’intera settimana, certo l’itinerario lo avremmo letto quelle quindicine di volte fino a saperlo a memoria ma le emozioni che proveremo di certo non ce le hanno spiegate prima. Per alcuni può sembrare una sciocchezza ma riuscire a essere indipendenti in una città straniera può essere destabilizzante nei momenti di difficoltà. Voler affrontare questa esperienza vuol dire riuscire a essere aperti mentalmente, sapersi adattare, essere razionali, avere la curiosità di scoprire tutto ciò che questo posto ha da offrirti, essere responsabile ma anche sapersi lasciare andare e divertirsi godendosi questi giorni al 100%. Sedersi al tavolo di un caffè e condividere la tristezza dell’ultimo giorno, sapendo che, una volta tornati a casa, questa piccola bolla che ci siamo creati scoppierà e non potremo rivivere mai più questa esperienza da capo e così perfino l’aeroporto che ci ha ospitati all’andata avrà un aspetto diverso.”
Cambridge 2023❤️?
DO MORE OF WHAT MAKES YOU HAPPY – GAIA TONTI 3M
“Cosa risponderei se qualcuno dovesse chiedermi cosa è stata per me questa esperienza?
beh, ci sarebbero tante parole per descriverla, ma poche renderebbero al meglio l’idea, dovendone usare poche, per me, questa esperienza, è stata una boccata di aria fresca in quella che è e può essere la vita al di fuori della nostra piccola bolla, bolla chiamata casa. Un assaggio di ciò che ci aspetta che il mondo ha da offrirci, scoprendo che, forse, qualcosa di bello, diverso ed effettivo, c’è ad aspettarci.
Speranza, adrenalina, coraggio, paura, audacia, forza di volontà, adattamento, divertimento e amicizie; queste sono le poche parole che racchiudono questa esperienza e, lasciandoci con la pioggia, con le gocce incise sulla pelle in mezzo alle risate scalmanate, Cambridge rimarrà ora e per sempre una piccola parte di noi, con tutte le difficoltà e il divertimento, lasciandoci in bocca il sapore adrenalinico della vita.”
PAOLA LAVACCA 3A
“E mi trovo qui, seduta alla mia scrivania, intenta a trovare le parole giuste per descrivere quest’ esperienza. Siamo tutti abituati a vivere immersi nelle nostre comodità, a non sentire spesso un no o a passare il nostro tempo dentro ad una bolla, che crediamo di poter chiamare mondo che, in realtà, mondo non è.
Questo viaggio mi ha infatti insegnato a uscire a piccoli passi dalla mia comfort zone.
Non sapevo minimamente cosa significasse dover badare a me stessa da sola, a muovermi in autonomia in una città che, tra l’altro, non era la mia; questo mi ha appunto creato diversi momenti di panico, ed è qui che entra in gioco il vero motore di questo viaggio: le prof.
E’ bello e comodo avere sempre qualcuno che ti prende per mano e ti accompagna per tutta la via, ma quanto è stimolante e formativo avere chi ti porge una mappa delle indicazioni e ti lascia andare? E’ questo quello che le nostre docenti hanno fatto per noi: ci hanno seguito, guidato e incitato, ma tutto ad una opportuna distanza, dallo spioncino di quella porta d’ ingresso, per permetterci di acquisire consapevolezza delle nostre ali e di poter spiccare il volo.
Questo breve ma intenso percorso ci ha inoltre permesso di fiondarci in una cultura differente dalla nostra e soprattutto, di migliorare l’approccio che abbiamo con il principale motivo della nostra iscrizione a questo corso: l’inglese.
Dunque, cosa ricorderò? Ricorderò degli abbracci dati per conforto o per gioia, oppure dei nostri zaini in spalla, le spalle di trentuno piccoli aspiranti viaggiatori con la fame di conoscenza e indipendenza.
La cosa più importante però giunge ora, ovvero il ricordo di tutte le emozioni e sensazioni che la mia schiena ha sentito attraversare in questi sette giorni. “
GINEVRA D’ANGELO 3 A
“Se dovessero chiedermi com’è stato questo viaggio; probabilmente non saprei bene dare una risposta.
credo sia stata un’esperienza che mi ha aiutata molto a crescere. Inizialmente mi è stato difficile ambientarmi in una realtà con cultura e stile di vita diverso dal mio.
Sono una ragazza molto timida e introversa, ma grazie anche ai consigli giornalieri delle nostre professoresse sono riuscita a godermi a pieno questo viaggio che ad oggi per me sarà per sempre inciso nel mio cuore.
Inizialmente hanno presentato questo progetto come un viaggio per lo studio, ma, nel tempo, riflettendoci, mi rendo conto che in realtà è stato molto di più.
Mi sono resa conto del forte legame che unisce tutti noi ragazzi della classe, ho potuto notare come le professoresse si siano prese cura di qualsiasi piccola nostra preoccupazione, nonostante fossero insignificanti a volte.
Ho potuto davvero capire quanto questa settimana sia stata indimenticabile, la notte del 22 settembre, quando ho lasciato la casa della famiglia che mi ha ospitata.
Prima di superare l’uscio della porta con i miei bagagli pronti, ho rivisto, tutte le lezioni, attività, passeggiate pomeridiane con i miei compagni, le risate per qualsiasi piccolo dettaglio che differenziava la nostra cultura dalla loro.
Ho vissuto il viaggio del ritorno con la nostalgia di casa e la voglia di vedere i miei parenti ma anche con la tristezza di dover lasciare quel posto stupendo. “
GINEVRA GIANQUITTO 3 A
“Prima di partire, ad essere onesta, ero preoccupata di come mi sarei potuta trovare in una realtà completamente differente e appena arrivata lì, ammetto di essere rimasta alquanto scossa. Non era sicuramente ciò che immaginavo e non nego che avrei voluto tornare a casa. Successivamente, invece, confrontandomi con le professoresse, i miei genitori e i miei compagni, ho capito di potercela fare e che la cosa più importante in quel momento era godermi ogni attimo di quella esperienza.
Dopo questi giorni, noto in me un piccolo cambiamento, sono uscita dalla mia comfort-zone per scoprire un mondo diverso, riuscendo a superare ogni difficoltà senza l’aiuto dei miei genitori.
Da questa esperienza ho capito che della vita, del quotidiano, mi devo godere le cose migliori e fare esperienza delle cose negative senza farmi fermare, affinché non mi ostacolino in futuro in modo da potermi godere ogni momento delle esperienze che vivrò.
Di questo viaggio cosa mi resta oggi? Solo i ricordi più belli (il viaggio a Londra, le chiacchierate con la host mum, i pomeriggi uggiosi passati nel bar ormai di fiducia) e spero che mi rimarranno anche in futuro.
Ai miei compagni di avventura, con i quali ho trascorso attimi indimenticabili e ho condiviso molte risate, vorrei dire: “Godiamoci ogni momento di questi anni che sono i più belli della nostra vita e conserviamo per sempre questi ricordi!”
SOFIA LA SALANDRA 3 A