“Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.”
I. Calvino
Uscire dall’aula con in tasca passi di Livio e Cicerone per andare a vedere una città invisibile: Siponto.
Gli studenti delle classi quarta e quinta A del nostro Liceo hanno visitato il Parco archeologico, la basilica paelocristiana, quella romanica, l’istallazione di Tresoldi e gli esiti della campagna di scavi in corso, all’interno del progetto “Siponto: archeologia globale di una città portuale” promosso dalle Università di Bari e di Foggia, in collaborazione con il Parco archeologico di Siponto (Direzione regionale Musei Puglia) e la SABAP di Foggia, sotto la direzione dei Proff.ri R. Goffredo, M. Turchiano, G. Volpe che, insieme al dott. A. Cardone, hanno guidato gli studenti nella lettura di questo libro inverso che è uno scavo stratigrafico, ripercorrendo la storia di una significativa colonia romana. Ad accompagnarli c’erano le prof.sse G. Formato e L. Maggio ed il prof. R. De Vito.
Un caseggiato di circa 400 mq appartenente ad una famiglia altolocata locale, l’area del possibile foro della città, il porto interrato tra la ferrovia ed il litorale, un tratto delle mura urbiche, l’anfiteatro parzialmente inglobato nella poco distante masseria Garzia ed il vicino saggio, connotato da fosse granarie e forse un lembo perimetrale dell’anfiteatro stesso.
Un giorno di riconquistata normalità.
 |
 |
|---|---|
 |
 |
 |
 |
 |
 |